Gli oggetti metallici seguono cicli produttivi diversi e soprattutto, nell’era preindustriale, sembrano essere meno soggetti a produzioni seriali “standardizzate” come invece sembra essere accaduto in area mediterranea per altre categorie di materiali come ad esempio la ceramica nelle produzioni africane di età medio e tardo-imperiale.
In particolare i reperti scansionati fanno parte di uno strumentario per lavori agricoli o comunque legato in qualche modo alla gestione di derrate alimentari, provenienti da un ambiente della Villa, l’ambiente 8, utilizzato come magazzino in una prima fase di vita altomedievale (VI-VII sec. d.C.). La presenza di evidenti tracce di bruciato, rappresentante da unità stratigrafiche ricche di cenere, terra combusta e legno carbonizzato, non lascia dubbi sul fatto che il magazzino sia stato distrutto da un incendio. Gli attrezzi da lavoro in ferro, pressoché integri, provengono proprio da questo bacino stratigrafico, come dimostrano i segni di una evidente esposizione a fenomeni di combustione che ne hanno alterato l’aspetto.
La ricchezza di particolari dunque ha spinto verso l’uso di una tecnologia di scansione 3D nel tentativo di rappresentare al meglio il livello di dettaglio e gestirlo come potenziale informativo.
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Coltello ad un taglio

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